PSD2 a cosa serve e a chi si rivolge
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Qualche giorno fa abbiamo parlato della nuova regolamentazione europea sui pagamenti, oggi vediamo cos’è la PSD2, a cosa serve e a chi si rivolge.
In Italia, gli acquisti online stanno prendendo sempre più piede, soprattutto in conseguenza al lockdown dovuto all’emergenza sanitaria. Quest’anno, infatti, c’è stato un vero e proprio boom di vendite online con un totale di 2 milioni di compratori in più rispetto al 2019.
Tuttavia, pur essendo cifre molto alte, confrontandole con quelle europee, l’Italia si trova ancora sotto la media, questo perché gli utenti si sentono ancora insicuri a rilasciare i propri dati personali e bancari online.
Purtroppo, sono tanti i casi di frodi registrati legate ai pagamenti online. Per poter garantire maggiore fiducia e sicurezza ai compratori, era stato stabilito che entro il 14 settembre 2019 banche e fornitori di servizi di pagamento si sarebbero allineati alla nuova Direttiva sui pagamenti, ma c’è stata una proroga.
La nuova data ufficializzata è il 1° gennaio 2021, data in cui la PSD2 dovrà essere operativa su tutti i negozio online.
Prima di parlare, nel dettaglio, della PSD2, vediamo cos’è la PSD.
Essa è entrata in vigore in Italia il 1° marzo 2010 e permetteva la regolamentazione dei sistemi di pagamento all’interno dell’Unione Europea. L’obiettivo era di garantire maggiore sicurezza e protezione ai consumatori.
Successivamente, il settore dei pagamenti online ha registrato un rapido e significativo incremento grazie agli avanzamenti tecnologici e alla popolarità raggiunta dallo shopping online che, indubbiamente, porta numerosi vantaggi.
Purtroppo, però, anche le frodi su carte di credito e furto di dati sono aumentati. Per questo motivo, dopo quattro anni dall’introduzione del Payment Service Directive, la Commissione Europea ha rivisto la direttiva e ha pensato di introdurre la PSD2.
La PSD2 serve per garantire maggiore sicurezza alle transazioni elettroniche e per contrastare le frodi, al fine di rendere più sicura l’esperienza di pagamento per i consumatori e per i venditori.
La Payment Service Directive 2 si rivolge a tutti i fornitori di servizi a pagamento, quindi, anche agli albergatori delle varie strutture ricettive.
PSD2 a cosa serve e a chi si rivolge: novità
Vi sono tre fondamentali aspetti che cambiano con l’introduzione della PSD2.
Prima di tutto la strong customer authentication si applica per l’accesso al conto online o la presentazione di una disposizione di pagamento elettronico, quindi per qualsiasi tipo di azione che possa comportare dei rischi di frodi o abusi nei confronti dell’utente.
Un’altra novità è data dalla possibilità di accesso alle informazioni relative al proprio conto corrente, alle transizioni che vengono effettuate così anche come di disporre di ordini di pagamento attraverso Terze Parti.
Si tratta, quindi, di operatori diversi dalle banche che offrono i nuovi servizi di pagamento della PSD2, ad esempio PISP, AISP o CISP. La possibilità di avvalersi di terze parti è permessa dal 1° giugno 2019.
Infine, l’ultima novità del miglioramento della sicurezza delle transizioni online sta nel passaggio al protocollo 3DS 2.0, entrato ufficialmente in vigore dal 14 settembre 2019, il quale è obbligatorio per legge.
Questa nuova versione del protocollo è necessaria per superare i limiti della precedente versione, inoltre, si potrà avere la possibilità di pagamento tramite portafogli virtuali.
Il 3DS 2.0 permetterà di usare metodi biometrici per rendere migliore la user experience e ridurre i casi di frode. Il vantaggio per l’utente sarà di non dover ricordare troppe password.
E’ importante adeguarsi a queste nuove normative per poter offrire sempre un servizio migliore e più sicuro ai propri ospiti.