L’obiettivo della nazionale italiana di calcio era quello di guadagnare la qualificazione ai mondiali del Qatar nella serata del 15 novembre, contro un avversario del calibro dell’Irlanda del Nord.
La delusione di Belfast
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L’ultima partita del girone di qualificazione ai mondiali si conclude con grande amarezza, e con un percorso che condurrà i giocatori di Mancini ai playoff previsti per fine marzo.
Tuttavia, più che la sconfitta in sé, ciò che delude di più è sicuramente il gioco messo in campo dagli azzurri, e più in generale, il lento processo di involuzione di cui la nazionale è vittima da settembre. E’ evidente come questa squadra sia completamente diversa da quella delle “notti magiche” degli europei, a causa di molti fattori, infortuni inclusi; però la causa del crollo di Belfast sicuramente non va imputata alla sfortuna.
Per qualificarsi direttamente, visto il 4-0 della Svizzera contro la Bulgaria, l’Italia avrebbe dovuto ottenere una larga vittoria, ma la verità è che la nazionale italiana non è mai riuscita a superare il muro della difesa avversaria. La nazionale irlandese ha il merito di aver organizzato una difesa solida e compatta, che ha impedito agli azzurri di tirare in porta; proprio così, in una partita nella quale bisognava giocarsi il tutto per tutto, nessun tiro ha raggiunto la porta del portiere irlandese. All’Italia è mancata quella lucidità e quella rapidità che l’hanno contraddistinta durante gli Europei, e ora il percorso si complica in modo inevitabile.
I playoff
Il destino degli azzurri verrà deciso nella lotteria dei playoff, previsti per fine marzo; il 26 novembre verranno annunciati i tre gironi da quattro nel sorteggio in cui l’Italia è testa di serie. La partita di Belfast, seguita dalla maggior parte degli italiani dallo schermo del proprio tablet o tv di casa, rischia di richiamare alla memoria l’incubo di San Siro, nella notte in cui l’Italia fallì contro la Svezia la qualificazione ai mondiali della Russia.
“Ce la faremo di sicuro. Forse vinceremo anche il Mondiale” afferma Mancini per sollevare il morale della squadra. Il morale deve rimanere alto, perchè il percorso è ancora lungo, ma per ora nulla è perduto.