Costi della tua struttura ricettiva

Quando pensi ai costi della tua struttura ricettiva, cosa ti viene in mente? Bollette, personale, manutenzione, magari anche il costo delle piattaforme di prenotazione. Insomma, il solito repertorio. Peccato che, nella realtà, i veri colpevoli del tuo conto economico sofferente siano spesso nascosti. Invisibili. Quasi timidi, verrebbe da dire, se non fosse che ogni mese ti svuotano il portafoglio con la grazia di un elefante in un negozio di cristalli. Ecco, oggi parliamo proprio di loro: i costi nascosti.

Il costo nascosto nel tempo

Cominciamo con un classico che non passa mai di moda, il “costo del tempo“. Sei lì che organizzi le pulizie, rispondi alle email degli ospiti, gestisci le prenotazioni e cerchi di capire perché la caldaia fa rumori che sembrano un richiamo all’Apocalisse. E mentre fai tutto questo, il tuo tempo – una risorsa preziosa e finita, ricordiamolo – evapora senza che tu te ne renda conto. Non lo metti a bilancio, non lo calcoli nelle spese, ma fidati: è un costo enorme. Ogni minuto che passi a fare un’attività che potresti delegare o ottimizzare è un minuto in meno che investi per migliorare la tua struttura o, toh, riposarti.

Poi ci sono i costi delle piccole inefficienze. Sembrano dettagli insignificanti, no? Tipo quel detergente per pavimenti che compri sempre al volo perché ti sei dimenticata di ordinarlo online, o il riscaldamento lasciato acceso nelle stanze vuote perché “tanto non ci fa caso nessuno”. Piccole spese che, sommate mese dopo mese, diventano voragini. E qui mi permetto una provocazione: sei sicura o sicuro di sapere davvero quanto ti costa gestire ogni singola camera? Sì, anche quella che affitti una volta all’anno solo perché c’è una conferenza in città.

Le piattaforme di prenotazione

Un altro buco nero che succhia i tuoi guadagni è il costo delle piattaforme di prenotazione. Oh, loro sì che sanno come presentarsi bene: ti promettono visibilità, clienti internazionali e magari pure qualche recensione fake di lusso. E tu, ingenuamente, accetti le loro condizioni senza farti troppe domande. Ma ti sei mai fermata o fermato a calcolare quanto paghi in commissioni? Per non parlare del fatto che spesso abbassano i prezzi senza consultarti, perché sì, loro possono. Risultato? Sei tu a lavorare di più per guadagnare meno.

La manutenzione: un investimento strategico

Passiamo ora alla manutenzione. Qui si nascondono veri e propri mostri. Parlo di quella maniglia che cigola da mesi e che nessuno ripara perché “non è urgente”, o di quel condizionatore che consuma come una centrale nucleare ma “funziona ancora”. Rimandare le riparazioni non è risparmiare, è accumulare debiti verso il tuo futuro. E quei debiti, prima o poi, si presenteranno alla porta con gli interessi.

Formazione: un investimento per il futuro

E vogliamo parlare dei costi legati alla formazione? Aspetta, non sto dicendo che sia sbagliato investire nella tua crescita o in quella del tuo team (anzi, è fondamentale). Il problema è che spesso spendi soldi in corsi generici, poco pratici e totalmente inutili per le esigenze specifiche della tua struttura. Alla fine, torni al punto di partenza, solo con qualche euro in meno e qualche frustrazione in più.

Gli sprechi alimentari: un costo evitabile

Un altro costo subdolo è quello legato agli sprechi alimentari, se offri colazioni o pasti. Quanti croissant finiscono nel bidone ogni settimana? Quanta frutta rimane invenduta e poi marcisce? Non è solo una questione di etica, è proprio denaro che butti via. E la soluzione non è fare i tirchi, ma organizzarsi meglio: prevedere le quantità giuste, diversificare l’offerta, magari coinvolgere gli ospiti chiedendo feedback su cosa preferiscono.

Lo stress: un costo nascosto ma reale

E infine, il costo più invisibile di tutti: il tuo stress. Sì, hai capito bene. Lo stress di fare tutto da sola o da solo, di gestire mille problemi ogni giorno, di sentirti sempre sull’orlo di un esaurimento nervoso. Questo non solo ti rende meno efficace, ma spesso ti spinge a prendere decisioni affrettate e poco strategiche, che poi si traducono in ulteriori spese.

A questo punto, potresti sentirti un po’ sopraffatta o sopraffatto. “Va bene, ho capito che ho un sacco di costi nascosti, ma cosa dovrei fare?” La risposta è semplice: iniziare a guardare i numeri con occhi diversi. Non parlo di diventare una contabile o un esperto di finanza, ma di adottare un approccio consapevole e strategico. Fare un controllo di gestione, insomma.

Il controllo di gestione non è solo uno strumento per “vedere dove vanno i soldi”. È un modo per riprendere il controllo del tuo business e, perché no, della tua vita. Ti aiuta a identificare i costi nascosti, a capire dove puoi risparmiare senza sacrificare la qualità e a pianificare le tue risorse in modo intelligente.

E se pensi che sia troppo complicato, lascia che ti dica una cosa: non lo è. Con il giusto supporto e un po’ di metodo, chiunque può farlo. Sì, anche tu, che magari hai appena imparato a usare Excel. E se hai bisogno di una mano, io sono qui. Contattami e vediamo insieme come trasformare quei costi nascosti in guadagni visibili. Fidati, ne vale la pena.