Da martedì 10 dicembre, la Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR), il portale online del Ministero del turismo per l’assegnazione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), si arricchisce di nuove funzionalità destinate a semplificare ulteriormente le procedure per i gestori di strutture ricettive e unità immobiliari destinate a locazioni brevi o turistiche.
Cin: cosa cambia per chi ha già segnalato una struttura mancante
Indice argomenti
Una delle principali novità riguarda gli utenti che, nelle scorse settimane, hanno segnalato la mancanza della propria struttura sulla piattaforma. A partire dal 10 dicembre, questi gestori, qualora siano trascorsi 30 giorni dalla segnalazione, saranno contattati dal supporto tecnico e invitati a collegarsi alla piattaforma per completare la procedura di ottenimento del CIN.
CIN in pochi click: guida rapida per le strutture mancanti
Trascorsi almeno 30 giorni dalla segnalazione, per completare la procedura di ottenimento del CIN basterà accedere nuovamente alla piattaforma BDSR con SPID o CIE.
Dopodiché dovrai seguire i seguenti passaggi:
- Individua la tua segnalazione: Nella sezione “Segnalazioni di struttura mancante”, cerca la segnalazione relativa alla tua struttura dalla data di apertura.
- Clicca su “Richiedi CIN”: Accanto alla segnalazione che hai individuato, troverai un pulsante con la scritta “Richiedi CIN” , cliccaci sopra.
- Carica la documentazione: Si aprirà una finestra pop-up in cui dovrai allegare un documento che dimostri l’avvio della tua attività di hosting.
I Documenti accettati sono:
- SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)
- CIA (Comunicazione di Inizio Attività)
- Qualsiasi altra comunicazione ufficiale inviata all’ente competente (es. Comune) che attesti l’avvio della tua attività di affitto breve.
In alternativa, se non hai il documento digitalizzato, puoi indicare il riferimento della documentazione, come il numero di protocollo o la data di presentazione.
Dopo aver caricato il documento o indicato il riferimento, conferma l’invio della richiesta.
La richiesta sarà esaminata dalla Regione o dalla Pubblica Amministrazione competente e una volta verificati i documenti e i dati, verrà assegnato il CIN, un codice univoco che identifica la tua struttura.
In ultimo riceverai una notifica, solitamente via email, che ti informerà dell’avvenuta assegnazione del CIN.
Il CIN segna un traguardo importante per il turismo italiano
Ad oggi, i numeri parlano chiaro: oltre due terzi delle strutture e delle locazioni presenti in BDSR sono già in possesso del CIN, con oltre 370.000 codici identificativi rilasciati. Un risultato importante, frutto di un intenso lavoro di collaborazione tra il Ministero del turismo e tutti gli operatori del settore.
Tuttavia, il percorso di digitalizzazione e semplificazione delle procedure non si ferma qui. Il Ministero del turismo, in stretta collaborazione con Regioni e Province autonome, continua a lavorare per garantire una sempre maggiore trasparenza e legalità nel settore dell’ospitalità, attraverso attività di verifica e il costante aggiornamento dei dati presenti a livello territoriale e nazionale.
Perché il CIN è fondamentale per le strutture ricettive?
Il CIN è molto più di un semplice codice: rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore professionalizzazione del settore, una tutela per i consumatori e un contributo alla crescita del turismo italiano. Esporre il CIN all’esterno della struttura e indicarlo negli annunci è un obbligo di legge, ma è anche un modo per comunicare ai propri ospiti la serietà e la qualità dei servizi offerti.
BDSR: Un alleato per i gestori
Le nuove funzionalità della BDSR rappresentano un’ulteriore dimostrazione dell’impegno del Ministero del turismo nel supportare i gestori di strutture ricettive e nel semplificare le procedure burocratiche. Si invitano tutti gli operatori del settore a cogliere questa opportunità per mettersi in regola e beneficiare di tutti i vantaggi che il CIN può offrire.