Una prassi comunemente applicata dagli albergatori, nel tentativo di migliorare la profittabilità del proprio hotel, è cercare di aumentare il tasso di occupazione. Spesso, la soluzione più ovvia non è adatta all’obiettivo che vogliamo ottenere. Di fatto, può capitare che anche un hotel con le camere sempre piene, si riveli in realtà in perdita, dopo un’attenta analisi della situazione. Molto importante è usare il Revpar, cos’è e come può essere utile per un hotel.
RevPar cos’è e cosa ci svela
Il RevPAR è un indicatore numerico. Per definizione, il suo valore ci comunica dei dati importanti per valutare la performance delle vendite. Si tratta di un primo indicatore utile per capire se l’hotel sta andando bene oppure no. Un grosso limite, che accomuna gli indicatori in generale, è che ci fornisce delle indicazioni, pertanto non sono mai da considerare valori assoluti e infallibili. Tuttavia possiamo utilizzarli per capire quale strategia intraprendere.
RevPAR significa Revenue per Available Room, ed è un indicatore di prestazione, molto usato nel mercato alberghiero, per misurare la profittabilità di una struttura ricettiva. Il concetto di RevPAR è stato introdotto nel revenue management per stabilire con una precisione maggiore, il successo economico di un hotel. Tale indicatore ha riscontrato un ottimo grado di apprezzamento, tanto da sostituire altri calcolatori di performance, molto popolari fra gli albergatori fino a pochi anni fa. Ad esempio il tasso di occupazione o la tariffa più alta.
Una volta calcolato il RevPAR, otterremo un valore che ci svelerà lo stato di fatto dell’andamento dell’hotel, ovvero se la struttura ricettiva sta procedendo bene oppure se è in perdita e quindi, si rendono necessarie manovre correttive.
Se l’esito dovesse essere negativo, cioè se l’indice in questione, ci rendesse edotti che l’attività è in perdita, non è necessario disperare, perché esistono ben cinque modi diversi per correggere il tiro e riportare l’hotel in una situazione più favorevole.