Gestione alberghiera

Le principali fasi decisionali per la scelta dei contratti di gestione alberghiera

Il tempo passa e la tua esperienza nel settore dell’ hotellerie come addetto alla Reception, Capo Ricevimento o ancor meglio come Direttore d’albergo ha raggiunto la maturità giusta che ti spinge a valutare l’idea di intraprende un nuovo percorso, indipendente, e che gratifica il tuo impegno?

Quale migliore passo se non la decisione di avviare una propria attività ricorrendo ad una propria gestione alberghiera.

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Le prime domande da porsi sono: Dove? Quale struttura? E che tipo di contratti scegliere?

I principali operatori turistici tengono conto di criteri differenti per la valutazione dei contratti di gestione alberghiera. Alcuni gruppi internazionali hanno individuato un modello di scelta della formula gestionale in funzione di due variabili: il grado di rischio-paese e il grado di rischio gestionale connesso alla struttura alberghiera.

Nel primo caso il modello si riferisce ad aspetti relativi al macro-ambiente, ovvero lo studio dei concorrenti, dell’ambiente sociodemografico, dell’aspetto economico-finanziario e dell’ambiente politico-normativo in cui si intende avviare l’attività alberghiera.

Riguardo al secondo modello, l’analisi del grado di rischio gestionale connesso alla struttura alberghiera fa riferimento al livello di opportunità legate alle caratteristiche della location, della fascia di servizio offerta, dalla struttura dei costi e dalla natura e tipologia della clientela servita.

Nella fase preliminare di individuazione dei vari contratti di gestione alberghiera è di rilevante importanza la localizzazione della struttura, la quale condizionerà la parte strategica e operativa. In tale fase decisionale utile è la tecnica di geomarketing, vale a dire l’ analisi di marketing basata su dati georeferenziati (di cui parleremo in un’altra occasione).

Dunque, dopo un’attento studio del mercato e della location è il momento della scelta della struttura. Beh, questo è un passaggio molto complicato in quanto dipende dalle potenzialità della futura gestione alberghiera e dalla disponibilità degli immobili nell’area scelta.

Il mio consiglio è scegliere una struttura non ignota, dove si ha avuto l’opportunità di lavorare e di conseguenza si conosco i punti deboli e di forza della struttura ricettiva. Per chi, invece, ha minori possibilità di scelta un buon consiglio è valutare anche un appartamento e destinarlo alle varie forme ricettive permesse, come: un bed and breakfast, un fitta camere o una casa vacanze.

gestione_alberghieraAvete analizzato il mercato, il suo andamento e individuato la struttura? Perfetto!

Ora possiamo passare al prossimo step: la scelta del tipo di contratto di gestione alberghiera. Considerando l’aspetto normativo, sono tante le formule di contratto proposte e abbiamo bisogno di maggior tempo e spazio che dedicheremo al prossimo articolo valutando insieme le diverse alternative di contratti nel settore della gestione alberghiera.

 

Nel frattempo, condividete con noi la vostra opinione e esperienza!
Quali sono state le motivazioni che vi hanno spinto a fare tale scelta? 
Secondo voi quali sono le fasi preliminari per una gestione alberghiera?